ZeroUndici by Maurizio Francia

ZeroUndici by Maurizio Francia

autore:Maurizio Francia [Francia, Maurizio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: StreetLib Write
pubblicato: 2024-02-15T00:00:00+00:00


Don Peppino

sette

«Rosaria… Rooosaria!»

«…»

«Roosaria… Rosaria!»

«Mi ha chiamato don?» Rispose la donna, mentre a passo lento raggiungeva la piccola cappella dove si intratteneva don Peppino.

«Minchia, è un quarto d'ora che ti chiamo, Rosaria.»

«Don Peppino, non si arrabbi, che ne va della sua salute! E poi, tutte queste "parole" dette davanti alla statua della Madonna! Con l'età che avanza sto diventando anche sorda, non sono più mica una ragazzina, sa? Ma ora che sono qua, mi dica don Peppino, sono tutt'orecchi!»

«Ma che orecchie e orecchie Rosaria, ti ho chiamata e richiamata, tutti i santi si sono presentati, ma di te neanche l'ombra!», rispose con aria rassegnata.

«Ero affaccendata, mi dispiace, non l'avevo proprio sentita», si giustificò la donna.

«Ascoltami bene Rosaria, entro mezzogiorno deve arrivare un mio uomo di fiducia, uno molto fedele, anzi un fedelissimo. Si presenterà come il "diacono". Lo sto aspettando per una questione molto importante. Hai capito Rosaria?»

«Certamente don Peppino, è tutto chiaro.»

«Non è uno di molte parole e generalmente non fa molte domande, ma se dovesse chiedere il motivo per cui è stato convocato, tu digli che è per il "battesimo". Lui capirà e non farà altre domande. Sono stato più che chiaro, Rosaria?»

«Chiaro come il sole, stia pure tranquillo don Peppino».

Rosaria rimase un istante in silenzio assorta nei suoi imperscrutabili pensieri, poi con aria incerta domandò: «Mi scusi, ho un dubbio. Ma lei non ci sarà ad accoglierlo questo benedetto diacono?»

«Quante domande Rosaria, comunque questa mattina sarò impegnato in altre importanti faccende» rispose seccato, poi continuò: «Prendi il cordless e tienilo a portata di mano, mi puoi chiamare al 101.»

«Va bene, allora torno alle mie faccende» si congedò la donna.

«Brava Rosaria, tu sistema le tue faccende che io sistemo le mie», commentò a bassa voce mentre usciva a passo lento.

«Chi è?», domandò Rosaria al citofono.

«Buongiorno signora, lei crede in un mondo migliore?» Rispose una voce lontana e gracchiante che sembrava provenire dall'aldilà.

«Ah, siete già arrivato? La stavo aspettando, le apro, salite!» Rispose con tono cordiale. Dopo qualche istante il campanello risuonò e Rosaria si ritrovò davanti alla porta due persone vestite di tutto punto. Indossavano un completo scuro ed entrambi tenevano una valigetta in mano. Il più anziano dei due era tarchiato e un po’ sovrappeso mentre quello più giovane era leggermente più basso del primo, slanciato e magro.

«Che sorpresa! Stanlio e Ollio in persona!»

Ci fu un attimo di imbarazzante silenzio, poi la donna si giustificò: «Dovete scusarmi, la testa mica la comando più tanto. E la bocca, ancora meno».

I due uomini si guardarono interdetti. Quello più tarchiato non ebbe il tempo di aprire bocca che Rosaria domandò: «Due siete? Ne aspettavo uno solo.»

«Sempre in due siamo signora, viaggiamo in coppia!» Rispose l’uomo più magro e slanciato.

«Entrate, accomodatevi. Di qua, prego. Don Peppino mi aveva parlato di una sola persona e voi vi siete presentati in due».

La donna sì avvicinò all'orecchio del più basso dei due e sottovoce, neanche dovesse confessare chissà quale segreto, disse: «Ormai devo stare attenta a leggere il labiale. Ah, la vecchiaia. Capita spesso che don Peppino mi dica qualcosa e io, capisco solo mezza messa.



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